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SIA IN ITALIA che all'estero, si potrebbero scrivere pagine di esperienze vissute, di chilometri di sfilate, di incontri tra "Veci" e "Bocia", di applausi scroscianti. Per coloro che non hanno mai partecipato ad una sfilata è difficile comprendere la serietà e l'ufficialità che ne segue. Noi che di sfilate ne abbiamo fatte a centinaia sappiamo che le note squillanti dei nostri strumenti entrano nelle case, nei cuori di tante persone ammalate, degli anziani soli, e questo ci gratifica anche quando il percorso è lungo ed il tempo inclemente. E' incredibile quanti trascorsi vengono in mente, magari dopo anni e anni, sfogliando un Album di fotografie... Ecco allora alcuni episodi particolari e simpatici accaduti ai nostri fanfaristi!
L'INNO DELL'ALPINO... Eravamo in un paese del bresciano e durante la sfilata, da una stradina laterale veniva verso di noi un uomo in carrozzella, spinto dai suoi parenti, con tanto di cappello alpino in testa. Quando l'abbiamo incrociato, il Capo Fanfara ha dato l' "ALT" e proprio davanti a quel Cavaliere di Vittorio Veneto, abbiamo suonato l'Inno degli Alpini, il suo Inno. Finita l'esecuzione le lacrime dell'Alpino e gli occhi lucidi dei suoi accompagnatori hanno commosso anche noi, ed è stato il più bel "grazie" che abbiamo ricevuto. A noi piace pensare alla gioia ed ai ricordi che l'Inno ha messo nel cuore di quell'anziano Alpino!
GLI OCCHIALI DEL FANFARISTA... ad un'Adunata Nazionale A.N.A. in sfilata ad un musicante miope caddero gli occhiali. Lo "STAI ATTENTO" gli si spense in gola sentendo lo "SCRASCH" degli occhiali, frantumati dalle scarpe del fanfarista che lo seguiva......La sfilata fu comunque conclusa!
IL PANE "COMUNE"... Capitò anche che in una trasferta un Fanfarista volle acquistare del pane in una forneria. Entrato, chiese un chilo di pane; alla domanda della commessa "Comune?" rispose pronto il nome del suo paese, pensando tra sè e sè alla stranezza di quella richiesta. Solo dalle risate degli amici si rese conto della sua gaffe!!!